sabato 4 settembre 2010

Gemelli ascendente testa di surcio


Nazinger, giusto per non venir meno ai suoi impegni, si è scagliato contro l' Er Monnezza libico e la sua deriva integral-islamica e fin qui...

Vorrei però far notare che ho riscontrato ben più di un punto in comune tra le due parodie di capi di stato da operetta, che vado senza indugio ad elencare:


- Entrambi amano indossare costumi carnevaleschi con accessori costosissimi.

- Entrambi praticano l'omofobia, la misoginia ed il disprezzo del "diverso" in ogni sua forma e

variante.

- Entrambi diffondono senza praticarlo un credo integralista e farsesco.

- Entrambi si circondano di guardie del corpo che indossano buffi costumi clowneschi ed armi che

mi ricordano Hurricane Polimar.

- Entrambi sono delle sanguisughe ai danni dell'Italia.

- Entrambi sono intimi del primier.

- Entrambi utilizzano metodi drastici nei confronti dei dissidenti.

- Entrambi sono a capo di regimi totalitari.


Domando venia nel caso abbia dimenticato qualche similitudine.


".... Religion and sex are powerplays, manipulate the people for the money they pay, selling skin, selling God, the numbers look the same on their credit cards...."
Yanischhhhhhh....

venerdì 3 settembre 2010

Take no prisoners (take no shit)


Non mi reputo un allarmista, ma la deriva sociale che colpisce più duramente ceti ed etnie più deboli , mai come in questo momento ha raggiunto livelli di guardia. Privati cittadini che assediano un palazzo per vendicare un presunto torto, altri che impazziscono sterminando intere famiglie, capi di stato che allontanano o meglio deportano arbitrariamente interi villaggi. Il minimo comune denominatore degli esempi succitati sta nel fatto che le vittime sono tutte di etnia Rom. Il problema principale sta nel fatto che da sempre si è voluta negare l'esistenza del problema stesso. Non posso credere che queste persone, solo per il fatto di appartenere a questa etnia siano geneticamente predisposte a vivere in condizioni disumane. I governi che si sono succeduti nel tempo hanno sempre e solo blaterato di integrazione, senza mai procedere a qualcosa di realmente costruttivo e questo nascondere sistematicamente la testa nel secchio ha infine condotto la situazione verso lidi esplosivi e punti di non ritorno. Eppure, basterebbe volgere un'occhio al nostro passato recente, per scorgervi degli allarmanti punti di convergenza con la situazione attuale. Esemplificando:

- Gravissima crisi economica globalizzata con ripercussioni devastanti

- Crescita di regimi totalitari che negano le forme più elementari di libertà e mirano

all'annientamento di dissidenti ed indesiderati in genere.

- Popolazione impreparata a leggere le informazioni per quanto ovvie siano.


Tutto ciò condusse l'Europa verso la pagina più buia della sua storia.

Ritengo sia quantomeno opportuno meditare, la soluzione finale continua a bussare alla porta.


"...and still the dark stain spreads between his shoulder blades. A mute reminder of the poppy fields and graves and when the fight was over, we spent what they had made, but in the bottom of our hearts we felt the final cut..."


mercoledì 1 settembre 2010

Will the circus leave town?


Siore e siori, è tornato a grande richiesta il circo internazionale libico.

Come la volta scorsa, si è mantanuta fede al patto per cui, loro si fanno carico del know-how e noi della fornitura di attrazioni, quali, nani, ballerine, funamboli, pagliacci assortiti, abilmente camuffati da ministri, banchieri, capitani d'industria, corruttori, presidenti del consiglio, etc, etc....

A dettare tempi e regole, as usual, Er Monnezza, in una delle sue più sofferte nonchè riuscite interpretazioni che io ricordi dai tempi di Delitto al Blue Gay.

Rispetto alla scorsa tournée, ho apprezzato moltissimo il numero in salsa integralista delle hostess col velo, quello della distribuzione del Corano con relativo invito/aut-aut alla conversione al credo islamico e non ultimo il sempre graditissimo numero della richiesta/diktat di ulteriori finanziamenti rigorosamente a fondo perduto (gli piace vincere facile) con annesse minacce, neanche tanto velate, circa un immediata "africanizzazione" dell'Europa, nel caso ci dimostrassimo insolventi verso queste intimidazioni.

Ora, spettacolo riuscito ed avvincente, nulla da eccepire, tutti bravissimi, consiglierei però, in occasione della prossima calata italica, di variare almeno parzialmente la scaletta , altrimenti, si sa, le ripetizioni vengono a noia.
"...Legalizzare la mafia sarà la regola del duemila, sarà il carisma di Mastro Lindo a regolare la fila e non dovremo vedere niente che non abbiamo veduto già. Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque. Bambini venite parvulos, c'è un applauso da fare al Bau Bau, si avvicina sorridendo, l'arrotino col suo Know-How, venuto a prendere perline e a regalare crack..."