mercoledì 28 maggio 2008

Frattaglie


Il ministro degli esteri (non ridete!) Frattini (vi ho detto di non ridere!), si "auspica" (o per essere più precisi), chiede ai nostri militari di stanza in Afghanistan , una maggiore "flessibilità geografica", spalleggiato sapientemente da un altro fine conoscitore della lingua italiana, che risponde al nome di La Russa.

Ora, io mi faccio già abbastanza seghe mentali per mio conto e non credo di aver bisogno che Frattini o chi per esso, si produca in devianze linguistiche e metafore criptiche.

Indi per cui, il sopracitato ed i suoi affini, sono gentilmente pregati di "parlare come mangiano", quando esternano richieste esplicite, evitando di avventurarsi in voli pindarici astrusi e snervanti.

Infine, il Frattini, dovrebbe dare per primo il buon esempio, magari, investendoci col prossimo proclama, direttamente da un anello di Urano, o ancora meglio, da una dimensione parallela.


"...Armalite, street lights, nightsights,

searching the roofs for a sniper, a viper, a fighter,

death in the shadows he'll main you, he'll wound you, he'll kill you,

for a long forgotten cause,

boys baptised in war..."


Notte mille.

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